Doposcuola “Prandina”
Dopo anni di esperienza condotta all’interno dei doposcuola per le scuole primarie, abbiamo raccolto il bisogno e il desiderio espresso dalle famiglie di un’esperienza che potesse protrarsi anche agli anni delle scuole medie. Il doposcuola Prandina, attivato su incarico della Associazione Amici delle Tommaseo, è il secondo servizio educativo doposcolastico aperto in favore di questa fascia d’età.
Con l’accesso alla scuola secondaria di primo grado i ragazzi e le ragazze iniziano ufficialmente una nuova fase del loro personale sviluppo definito “preadolescenza”. Questa fase di vita è abitata da temi importanti e sfidanti sia per i ragazzi che per le famiglie: la libertà, la responsabilità, l’autonomia, l’identità sociale… Questo servizio intende supportare minori e famiglie nel raggiungimento di questi nuovi compiti di sviluppo, a partire dalla creazione di uno spazio di supporto nell’impegno didattico e di socializzazione.
All’inizio del nuovo anno scolastico viene proposto alle famiglie e ai ragazzi la firma (insieme all’équipe educativa) di un patto di comune responsabilità, quale strumento di consolidamento degli obiettivi educativi del servizio.
Il progetto ha come interlocutori principali le famiglie e l’Associazione Amici delle Tommaseo e non può prescindere da una condivisione e co-progettazione con la scuola. Il servizio si articola su tre pomeriggi (martedì, giovedì e venerdì) dalle 14 alle 18; gli educatori professionali (e possibili altre figure di supporto, quali volontari o stagisti) affiancheranno ragazze e ragazzi a partire dal pranzo, alternando poi un adeguato momento di studio in piccolo gruppo a momenti di relax e gioco.
Si prevedono regolari momenti di raccordo con gli insegnanti e anche occasioni di confronto, personali o collettivi, rivolti ai genitori. Il modello pedagogico della nostra cooperativa prevede una modalità di gestione del gruppo orientato alla partecipazione, alla condivisione e alla cooperazione tra i ragazzi e alla creazione e manutenzione della “rete” costituita dai ragazzi stessi, dalle famiglie e dalla scuola.